Il piccolo Peter, orfano di guerra, vive con il nonno. Una mattina si sveglia con i capelli verdi. Di colpo questa stranezza gli fa prendere coscienza della sua condizione di diverso (di orfano) e la disperazione lo porta alla fuga. Raccolto dalla polizia, trova nel colloquio con uno psicologo comprensivo il conforto e la speranza in un mondo migliore. Girato nel '48 sulle macerie della seconda guerra mondiale, il film è un apologo raccontato dal punto di vista del bambino che diventa un atto di accusa al razzismo e un invito alla libertà e alla tolleranza perché le prime vittime degli errori (e degli orrori) degli adulti sono sempre i bambini.