Alcuni intrusi individuano la posizione della base segreta dei Night Raid, ragion per cui Najenda ordina ai membri del gruppo di inseguirli ed ammazzarli prima che riescano a fuggire. È in questa occasione che Tatsumi, vedendo i suoi compagni combattere per la prima volta tutti insieme per sterminare le forze nemiche, si accorge delle armi imperiali in loro possesso, ovvero strumenti antichi dall'indiscutibile potenza che ancora oggi non si sa come siano stati costruiti. Il giorno dopo Tatsumi inizia ad allenarsi con Mine, la quale in realtà lo sfrutta semplicemente per andare a fare shopping in città. La situazione nella capitale è tutt'altro che serena e felice: ad eccezione di una piccola cerchia di cittadini benestanti, tutti gli altri vivono nei bassifondi e subiscono il pugno di ferro del primo ministro, tantevvero che i due assistono subito a una delle sue numerose esecuzioni pubbliche organizzate nella piazza. Più tardi, i Night Raid ricevono l'incarico di assassinare Iokal, un parente del primo ministro che sfrutta la sua posizione per rapire donne e torturarle a morte. La squadra raggiunge subito la villa dell'obiettivo, dove si divide per portare a termine l'incarico, e qui Tatsumi rimane insieme a Mine per coprirla, mentre uccide il bersaglio da lontano con la sua arma imperiale da cecchino. Tuttavia, sebbene il resto dei Night Raid si occupi delle guardie, una di esse è comunque in grado di raggiungere la coppia e di attaccarla a sorpresa. Tatsumi, pur non andando molto d'accordo con la compagna, riesce a difendere Mine e, dopo essere riuscito a tenere bloccato l'avversario, le dice di sparargli, in quanto si fida di lei. Tutto va per il meglio e la missione è un successo, ma i due ricominciano a litigare poiché il colpo della ragazza ha sfiorato anche la testa di Tatsumi. Intanto in città un misterioso individuo fissa l'avviso di taglia di Akame e, dopo aver ucciso due guardie, dichiara che la capitale è il luogo perfetto per massacrare la gente.